Il catering, una forma di ristorazione collettiva in forte espansione, espone i lavoratori ad una serie di rischi superiori rispetto a chi svolge la medesima mansione di ristorazione all’interno di un ristorante.
Proprio la caratteristica del servizio, veloce e versatile, adattabile ad ogni situazione, anche la più impensabile e proibitiva, aumenta in maniera esponenziale i rischi per i lavoratori che devono operare spesso in luoghi non idonei, sostenendo un ritmo frenetico e trascurando, di conseguenza, la sicurezza.
Gli aspetti da considerare sono molteplici, da quelli tipici della ristorazione fino a quelli derivanti dal particolare tipo di attività.
I più classici comprendono i rischi associati alle cucine ad esempio rischio incendio, rischio elettrico e rischio esplosione, amplificati dall’allestimento in luoghi che non sono vere cucine attrezzate e che, di conseguenza, prevedono l’utilizzo di bombole a GPL collegate a bruciatori, l’utilizzo di apparecchiature elettriche in ambienti con impianti elettrici desueti e non a norma ed in ultimo, ma non meno importante, l’utilizzo indiscriminato di prolunghe ed adattatori per portare la corrente elettrica dove è necessario.
Ci sono poi tutti gli aspetti riguardanti il personale di sala con il rischio da movimentazione manuale dei carichi, posture incongrue, disturbi muscolo-scheletrici oltre ad aspetti particolari che normalmente non sono tipici di queste attività ma che qui assumono un notevole rilievo quali il microclima e gli agenti atmosferici, il rumore prolungato per tutta la durata del servizio ed il contatto con sostanze pericolose intese, non come i prodotti di pulizia, bensì, fumo passivo dei vapori di cucina, fumi della brace fino ad arrivare alla presenza di materiale pericoloso come le fibre di amianto presenti in luoghi non a norma.
Da uno studio condotto da uno studente dell’Università di Pisa è emerso lo scarso interesse per la sicurezza e la scarsa percezione del rischio sia da parte dei datori di lavoro sia da parte dei lavoratori che, il più delle volte, presentano la mancanza di un’adeguata formazione, l’inesperienza dovuta spesso alla giovane età e subiscono i rischi di un lavoro non regolamentato con orari irregolari e prolungati.
Nonostante in questa attività l’attenzione sia spostata sulla qualità del servizio e sulla soddisfazione del cliente, si rende necessaria un’attenta analisi per mettere in luce la molteplicità dei rischi esistenti e prevenire i possibili danni sulla base della valutazione dei rischi presenti sia nella sede della ditta sia sul luogo di lavoro, per poi intraprendere l’adozione delle adeguate misure di prevenzione e protezione.